18/5 si riparte? Più o meno…

Oggi, 18 maggio 2020, inizia realmente la ripartenza di un’Italia che ha saputo oggettivamente gestire molto bene l’emergenza sanitaria ma che adesso si trova davanti a una sfida altrettanto complessa.

Riaprono bar e ristoranti!?! Diciamo buona parte…

La conferenza stampa del premier Conte che ha illustrato le misure contenute nel DPCM di attuazione del Decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33 ha certamente dato un via libera praticamente globale pur demandando alle regioni la decisone definitiva.


conferenza stampa del Presidente Conte del 18 maggio 2020

FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi ha chiarito con un’indagine che circa il 70% dei locali è pronto a riaprire ma che, indipendentemente da decisioni restrittive dei governatori regionali (Campania su tutte), il 30% attenderà ancora per motivi economici o di adeguamento sanitario.

Un campione abbastanza indicativo di 520 piccole e medie imprese fa quindi supporre che 196.000 locali tra bar e ristoranti alzeranno oggi le saracinesche.

A scalpitare sono in particolare i bar, maggiormente penalizzati da questi mesi di stop forzato. Per tutti quanti, la preoccupazione principale è quella legata alla sicurezza di clienti e dipendenti.


Spirito Italiano ripartono bar e ristoranti il 18 maggio dopo il DPCM. lavoro a rischio

  • Il 95% degli imprenditori intervistati ha già acquistato le mascherine per il proprio personale,
  • l’82% dei ristoratori è convinto che l’uso dei dispositivi di protezione sia essenziale
  • il 94% ha già effettuato la sanificazione dei locali.

Confermata l’ostilità alle barriere divisorie in plexiglass. Il 56% degli intervistati esclude ogni ipotesi di utilizzo, il 37% ne ipotizza invece un impiego alla cassa e poco meno del 5% prevede di installarle tra i tavoli.


Ciò che lascia fortissima preoccupazione è la sensazione da parte degli imprenditori che a fine anno potrebbe registrarsi un crollo fino al 55% dei loro fatturati che potrebbe tradursi in un minor impiego di personale, già a partire da oggi stesso. Secondo le stime il numero dei dipendenti impiegati calerà del 40%, con 377.000 posti di lavoro a rischio.

Ecco le rilevazioni statistiche sul Comunicato stampa FIPE


fonte: Federazione Italiana Pubblici Esercizi
foto: Fusion_medical_animationed