Chianti Classico Collection – parte 3

Chianti Classico Collection 2025: 3^ parte della “Super 50” con le sfumature di Castellina, Lamole, Radda e San Casciano


Arriva infine il nostro terzo e ultimo articolo sulla Chianti Classico Collection 2025. L’appuntamento annuale di Firenze rimane un riferimento da vivere per tutti: operatori di settore, media e lettori stessi.


[si legge, più o meno, in: 4 minuti]

Di ciò che è stato l’evento ne abbiamo ampiamente raccontato nel nostro primo articolo e non ci ritorneremo ovviamente sopra se non in quegli aspetti estremamente essenziali. Ci limiteremo anche oggi (come per il secondo articolo) a integrare quanto già sviluppato.

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Giusto a promemoria, ricordiamo che alla Leopolda erano presenti con i propri vini oltre 200 aziende per un numero totale di etichette in assaggio che superava le 700 unità (di cui 543 in anteprima per la stampa internazionale). Referenze che coprivano il vasto arco temporale delle vendemmie 2016-2023 ma che, prevalentemente, interessavano l’ultimo triennio (leggi la valutazione delle annate 2021-2023).

Come ogni anno, la Collection offre uno sguardo privilegiato sull’evoluzione del Gallo Nero. L’adozione delle Unità Geografiche Aggiuntive (UGA) si sta rivelando sempre più un valido strumento di valorizzazione, mettendo in risalto le peculiarità pedoclimatiche e stilistiche di ciascuna area.

Proprio per questo, abbiamo pensato di raccontarvi qualcosa in più sulla manifestazione (negli articoli precedenti) e suddividere le nostre recensioni, a tratto espressamente distintivo, con riferimento principale alle 11 Unità del territorio.

chianti classico collection 2025 paolo bini
foto: PB ©

Nel nostro panel a tre (con Paolo Bini e Luisa Tolomei) abbiamo selezionato una Super-50 con vini di ogni tipologia, da ogni UGA con Unità maggiormente rappresentate non solo per qualità ma anche per numero di produttori (grafico per produttori) per e campioni in assaggio (grafico per tipologia vini).

Ci siamo impegnati con degustazioni intense e numerose, per potervi riportare delle “punte di diamante” evitando, come sempre, di ripetere referenze dello stesso produttore perché crediamo principalmente nel valore del gruppo oltre il valore dei singoli.

Concludiamo così oggi con la selezione degli ultimi 18 vini più buoni assaggiati in anteprima alla Collection 2025 dalle UGA Castellina, Lamole, Radda e San Casciano (da cui proviene anche il nostro miglior Gallo nero categoria “annata” in assoluto).

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UGA Castellina, Lamole, Radda e San Casciano… in breve

Tra le zone su cui ci focalizzeremo in questo articolo, San Casciano, situata a nord-ovest, è una delle più estese e produttive. Castellina e Radda rappresentano il cuore della denominazione, terre storicamente vocate, che come al solito hanno presentato la percentuale più alta di campioni in anteprima. Lamole, invece, pur essendo la meno estesa territorialmente, si distingue per la sua elevata altimetria, che le conferisce un profilo sensoriale ben riconoscibile.

Prima di avventurarci nelle degustazioni dei vini che abbiamo giudicato i migliori della kermesse, tracciamo un profilo sintetico (seppur generico) di ciascuna di queste Unità, ricordando che sono comunque molteplici quei fattori che ne influenzano il risultato finale e difficilmente catalogabili poiché variabili da zona a zona, da produttore a produttore e persino da vigneto a vigneto.

Castellina:
equilibrio e versatilità

Castellina si distingue per la capacità di coniugare freschezza e struttura. I suoli eterogenei – dal galestro all’alberese, fino alle aree più argillose – conferiscono ai vini profondità e ampiezza gustativa, con una solida base tannica che ne sostiene la longevità.

Lamole:
fragranza e leggerezza

Lamole, con i suoi vigneti tra i più alti del Chianti Classico, regala vini raffinati e sottili. I suoli poveri e sabbiosi favoriscono una lenta maturazione delle uve, dando vita a espressioni sottili e ariose del Sangiovese, caratterizzate da profumi di violetta e arancia e da un vibrante progressione acida.

Radda:
finezza e tensione acida

I vini di Radda si caratterizzano per un’acidità vibrante e una trama tannica ben scolpita. I suoli ricchi di galestro e le altitudini elevate donano ai vini un profilo slanciato, con note floreali e balsamiche che si affinano nel tempo.

San Casciano:
morbidezza e maturità

Con vigneti situati a una media di 300 metri sul livello del mare, i vini di San Casciano sono accessibili e avvolgenti, esprimendosi con frutto maturo e struttura morbida, grazie anche a suoli profondi e a un clima mite. Questa combinazione di fattori li rende particolarmente godibili fin dalla giovinezza.

chianti classico collection 2025 paolo bini
foto: PB ©

I migliori Chianti Classico dalle 4 UGA di oggi

Con il naso nel calice, ci addentriamo ora tra le sfumature di questi vini per scoprire quelli che ci hanno emozionato di più. Lo facciamo elencandoli in ordine di tipologia e poi di gioventù con l’unico vincolo di rispettare il lavoro di tutti perché ce lo chiede la nostra deontologia e ce lo impone il nostro stile.

Super-50
da Chianti Classico Collection 2025 (3^ parte)

Le UGA riportate fra parentesi valgono solo per i Gran Selezione, per i Chianti Classico “annata” e i Riserva sono indicative

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Chianti Classico DOCG 2023
Brancaia
(Radda)

Carminio dai vividi riflessi rubino. Ammalianti profumi di ribes rosso maturo, mora di rovo, violetta fresca, mentuccia, timo e pepe bianco. Vibrante e succoso, dal tannino bilanciato e fruttato, l’epilogo si rivela saporito.
Chianti Classico DOCG 2023
Castellinuzza e Piuca
(Lamole)

Apre di fragola e lampone freschi con corredo floreale profumato. Figlio sincero di questa terra ti conquista con piacevolezza sapida e fruibilità dal perfetto equilibrio. Lungo rientro retrolfattivo di giaggiolo e ciliegia. Si beve che è un piacere.
Chianti Classico DOCG 2023
L’Erta di Radda
(Radda)

Carminio di media trasparenza, luminoso. Ricchi effluvi di fragolina di bosco, ciliegia ferrovia, chinotto, pino mugo, con intarsi di mirto e sottobosco. Sorso verticale, vibrante, che si attarda notevolmente su ritorni salini.
Chianti Classico DOCG Le Corti 2023
Principe Corsini – Villa Le Corti
(San Casciano)


Rosso carminio lucente. Il bouquet affascina con richiami di frutti di bosco, arancia tarocco, mora selvatica e glicine, arricchiti da sfumature di timo e pepe rosa. L’assaggio si distingue per la sua succosità e finezza, con un profilo slanciato e verticale. La freschezza pulsante e il tannino raffinato conducono a un finale fruttato e davvero persistente. Per noi il miglior “annata” della Collection.
Chianti Classico DOCG Capotondo 2022
Cantina Castelvecchi
(Radda)

Rubino luminoso. Bouquet olfattivo che spazia da cenni di gelatina di cassis e viola lievemente appassita a refoli di foglia di ribes, santoreggia e zenzero. Verticale e saporito, il centro bocca si caratterizza per una balsamicità di menta e nel finale torna in evidenza il tannino finemente tessuto e fruttato.
Chianti Classico DOCG Poggio Torselli 2022
Il Contadino Cusano
(San Casciano)

Veste carminio che sfuma sul granato. Esuberante su riconoscimenti di marasca matura, lampone, giaggiolo, sfalcio, con tocchi di cacao e coriandolo ad arricchire il bouquet. Sorso snello e lineare, dal tannino nobile e dal finale su tamarindo.
Chianti Classico DOCG 2022
San Fabiano Calcinaia
(Castellina)

Un immediato caldo abbraccio di frutta rossa e scorza di agrume con struttura già ben integrata. Le note di caramella alla ciliegia si distendono nei secondi con piacevolezza tonificante. L’alcol non manca ma il gusto neppure e con la sua piacevolezza ti conduce a un lungo finale bilanciato di erbe e fiori macerati.
Chianti Classico DOCG 2022
Tenuta di Carleone
(Radda)

Da un calice carminio lucente emergono stuzzicanti note di ciliegia ferrovia matura, tamarindo, violetta essiccata e timo. Seguono delicate tracce di vaniglia e pepe limonato. Il sorso è avvolgente e bilanciato, con un accento rinfrescante e sapido, tannini raffinati e un lungo finale che richiama l’arancia sanguinella.
Chianti Classico riserva DOCG 2022
Castello di Albola
(Radda)

Veste carminio con nuance granato sul bordo. Intensità di marasca in confettura, prugna, rosa rossa macerata, tabacco dolce, cacao e macchia mediterranea. Beva briosa e dal grip tannico in evidenza, i ricordi di ciliegia al centro bocca diventano sapidi in chiusura.
Chianti Classico riserva DOCG 2022
La Vigna di San Martino ad Argiano
(San Casciano)

Lampi carminio illuminano il calice. Confettura di ribes rosso, viola appassita, anice stellato, liquirizia e tabacco. Beva succosa e propulsiva, dinamismo fresco-tannico conducono a una chiusura coerentemente fruttata.     
Chianti Classico riserva DOCG 2022
Tregole
(Castellina)

Luminoso e di approccio volitivo: glicine e pansé, marasca e cardamomo. Pulsa sulle papille da giovane scalpitante e promettente: vibra di freschezza, prosciuga con tannini di ottima fattura. Sotto, un costante e piacevolissimo sapore di amarena che va davvero lontano con ritorni di erba aromatiche e spezie dolci.
Chianti Classico riserva DOCG Tenuta La Gabbiola 2021
Fattoria San Michele a Torri
(San Casciano)

Manto carminio con cenni granato. Tipici riconoscimenti di ciliegia matura e violetta appassita, arricchiti da pennellate di mentuccia, vaniglia e confetto. Grintoso e fresco, medio palato intenso di melagrana, finale su caramella d’orzo.
Chianti Classico riserva DOCG Levigne 2021
Istine
(Radda)

Colore carminio vivido con sfumature granato. Al naso spiccano profumi seducenti di giaggiolo, gelatina di ciliegia, mirto, menta piperita, tè verde e cannella. Il sorso è brioso, con un’ottima struttura estrattiva, mentre i tannini risultano eleganti e piacevolmente saporiti. Il finale evoca la confettura di ribes rosso.
Chianti Classico riserva DOCG 2016
Montemaggio
(Radda)

Il timbro di fabbrica non cambia: nove anni dalla vendemmia ma ancora i tratti del puledro di razza. Elegantemente austero e promettente, grip severo e freschezza che richiamano in bocca i sapori dell’arancia amara, della mora, del pepe e della carne. Unico nel suo genere, pulitissimo e comunque davvero lungo nello svolgimento
Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2021
Borgo La Stella
(Radda)

Carminio con nuance granato. Al naso, un’esplosione di gelée di mirtillo, prugna e petali di rosa essiccati, arricchita da note di scorza d’arancio, ginger, cannella, caffè e tabacco dolce. Al palato si distingue per la sua raffinata eleganza, con un perfetto equilibrio e una persistenza che lascia una piacevole scia sapida.
Chianti Classico Gran Selezione DOCG Bellezza 2021
Castello di Gabbiano
(San Casciano)

Il colore carminio lucente con riflessi granato svela profumi seducenti di amarena matura, frutti di bosco, viola appassita, cannella, corbezzolo e polvere di cacao. Il sorso è elegante e morbido, caratterizzato da una solida struttura tannica, con un finale che si arricchisce di fresche note di kumquat.
Chianti Classico Gran Selezione DOCG Il Puro Casanova 2021
Castello di Volpaia
(Radda)

Il manto carminio fa da preludio a espressività di mora matura, viola essiccata, caffè, pepe verde e foglia di tè. L’ingresso caldo trova bilanciamento nella viva acidità e nel tannino integrato, lungo finale di erbe officinali.
Chianti Classico Gran Selezione DOCG Pastrolo 2021
Fontodi
(Lamole)

Si illumina nel calice e ti stuzzica con profumi di giaggiolo e mammola ampliati da ribes nero, noce moscata e tabacco. Ha freschezza e forza, un robusto figlio di Lamole con generosità fruttata, ricordi carnosi e persistenza di mora con finale pepato.

                                                                                                                                         

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foto: PB ©

Dall’austerità di Radda alla finezza di Lamole, dall’armonia di Castellina alla generosità di San Casciano… il Chianti Classico si conferma un territorio dalle mille sfumature, capace di sorprendere a ogni vendemmia.


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fonte: Consorzio Vino Chianti Classico – foto: Paolo Bini ©
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