giorni decisivi per il “bere consapevole”


Nutriscore vs Nutrinform battery. Proseguono i giorni difficili per le bevande alcoliche e la difesa del “bere consapevole”. Fra 1 settimana il responso BECA


Proseguiamo a informarvi e a rendervi consapevoli delle preoccupazioni attorno al tema alcol e salute.


[si legge (più o meno) in: 2 minuti]


Spiritoitaliano.net non fa politica, lo sapete, e si limita all’analisi del dibattito per come viene presentato dagli organi ufficiali.


Certo è che in materia di Nutriscore vs Nutrinform battery (vedi l’articolo di ieri) si registrano prese di posizione ben più chiare da parte del centrodestra.


Spirito Italiano nutriscore nutrinform europa
original photo by: PublicDomainPictures

Non dimentichiamoci poi che fra meno di una settimana (15 e 16 febbraio) a Strasburgo si deciderà con voto l’avvio operativo del piano di lotta al cancro (BECA) dopo il lavoro del Comitato speciale europeo e lo studio Strengthening Europe in the fight against cancer.



Un esito che pare abbastanza scontato (date un’occhiata ai tweet) e che potrebbe essere la prima pagina di una storia completamente da scrivere in cui i protagonisti (produttori, consumatori, operatori) dovranno adattarsi sulla base di nuove regole e future esigenze.


Oltre a ulteriori nuove dichiarazioni del Sottosegretario alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Gian Marco Centinaio, anche l’eurodeputato forzista Salvatore De Meo ha ribattuto con forza la volontà di sostenere Nutrinform.


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foto: Endzeiter

Perché, siamo sinceri, il vero rischio è che l’Unione Europea, oltre all’emanazione del Regolamento (UE) 1169/2011 in cui lascia spazio decisionale al singolo Stato, adotti prima o poi un sistema comune di etichettatura nutrizionale.


Se così prima o poi fosse, visto i tempi che corrono e per quanto premesso sopra, la probabilità che il Nutriscore (meno completo ma più d’impatto) prevalga sul Nutrinform battery è a nostro avviso alta.


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foto: cottonbro

La strada tortuosa da intraprendere (per tutti, anche per noi “consumatori responsabili”) è quella della costante comunicazione e diffusione dei concetti per i quali non si consenta di equiparare un calice di vino a un pacchetto di sigarette. Se qualcuno di voi trasale al paragone… sappia che più o meno si tende a questo!


Anche l’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) ha recentemente presentato all’OMS un documento per discutere il ruolo del vino per distinguerlo da altre bevande industriali o prodotti del tabacco in termini di rischio di consumo dannoso.


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foto: Andrea Piacquadio

Che il consumo di alcol non faccia bene alla salute lo sappiamo ma non crediamo che non possa esistere una terza via alternativa che sappia tutelare un settore così importante e i suoi tantissimi consumatori innamorati di una bevanda che soprattutto racconta la tradizione e il suo universo emozionale di valori.



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fonti: MIPAAF, EU

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