Lady Amarena: la più geniale delle barlady

Finale a Bologna martedì prossimo. In gara 13 campionesse della mixology art dal mondo. Una diventerà Lady Amarena Int 2024.


Il mondo del bartending affascina e cresce di pari passo con l’evoluzione della qualità dei prodotti e delle abilità dei professionisti del “bancone”.


[si legge, più o meno, in: 4 minuti]

Il successo è senza dubbio legato alla sempre più crescente maestria nel miscelare, una competenza sia culturale che tecnica dove diventa determinante l’estro e il genio creativo.

barlady bartender spirito italiano
foto: OurWhisky Foundation

Avete mai sentito parlare di mixology art? Probabilmente sì, è una branca che attrae particolarmente perché l’ingegno dei bartender diventa un ingrediente essenziale. E’ un settore considerato tradizionalmente maschile ma dove spiccano sempre più figure professionali femminili.

Martedì 1° ottobre, se siete in zona Bologna, non perdetevi la 7^ edizione del Premio Internazionale “Lady Amarena”, pensato da Fabbri 1905 per rendere protagoniste quelle donne che, con determinazione e coraggio, si stanno realizzando nel settore sfidando pregiudizi e luoghi comuni. Un contest che, vista l’importanza e la qualità del messaggio, può vantare anche il Patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Dalle 10.00 alle 18.00, nello storico edificio gotico di Palazzo Grassi, le 13 migliori barlady già vincitrici dei rispettivi concorsi nazionali, dovranno raccontarsi nel loro percorso umano, socio-culturale e professionale mentre preparano live il cocktail che le ha rese trionfanti nel proprio Paese.

Il risultato sarà decretato da una giuria tecnica di primissimo piano di cui faranno parte, tra gli altri, Leo Ko, (campione del mondo World Cocktail Competition – IBA 2023), Anna Knorr (flair bartender nel Guinness World Record dell’Accademia Barschule München di Monaco di Baviera) e Giacomo Giannotti, (titolare del cocktail bar Paradiso, al primo posto per molti anni nel World’s 50 Best Bar).

lady amarena
courtesy : uff. stampa Fabbri 1905

Il Lady Amarena International è al momento l’unica competizione internazionale nel settore riservata esclusivamente alle donne ed è ispirato alla figura di Rachele Fabbri, l’inventrice della secolare ricetta dell’Amarena Fabbri. Un premio che vuole accendere i riflettori sulla forza delle donne, sulla loro capacità di superare ostacoli e impedimenti che troppo spesso persistono in molti contesti professionali, a partire da quello del beverage, in ogni angolo del globo.

Precisa Nicola Fabbri, AD dell’azienda e ideatore dell’iniziativa: «Più che una competizione si tratta di una piattaforma internazionale per promuovere il talento femminile in una professione in cui ancora oggi essere donne non è un fattore neutrale: sono frequenti pregiudizi e ostacoli che rendono più complicato per una donna affermarsi. Lady Amarena offre quindi alle più talentuose bartender del mondo un palcoscenico per accendere i riflettori sul tema e per fare rete a livello internazionale, aprendo a nuove opportunità lavorative. Siamo convinti che il mondo della mixology possa trarre un grande vantaggio da una più forte presenza rosa».

Proprio per questo, oltre a quella ministeriale sopracitata, ledizione 2024 ha ottenuto il patrocinio di importanti associazioni femminili nazionali: Soroptimist International d’Italia, Ladies’ Circle 13 Bologna, AIDDA Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda, ACDMAE Associazione Consorti Dipendenti Ministero Affari Esteri e Club Ladies’ Round Table.

Le 13 finaliste

lady amarena
archivi 2022 – courtesy : uff. stampa Fabbri 1905

Ma chi sono le 13 finaliste che si sfideranno martedì 1° ottobre a Bologna? Eh, pensate… ci sarà chi decorava automobili, chi ha studiato ingegneria dei software, chi sognava un futuro da stilista, chi è laureata in psicologia ma oggi preferisce ascoltare e aiutare le persone di fronte a un buon cocktail.

Tante storie diverse, uniche, frutto di percorsi eterogenei ma con un denominatore comune: la passione e il talento per la mixology. Ve le presentiamo:

  • Sabrina Schonau – Austria
    • Arriva da un piccolo paesino della Baviera (Germania) e ha studiato come hotel manager, pur avendo sempre lavorato nel mondo della ristorazione. Oggi è chef de rang, ossia responsabile di sala, e si è avvicinata al bar lo scorso anno, con grande soddisfazione.
  • Hua Ling Lee – Cina
    • Da Shenzhen, ha iniziato la sua carriera nel mondo dei cocktail 12 anni fa a Taiwan. Il suo asso nella manica è la capacità di fondere ingredienti, sapori e profumi della sua terra con gli spirits occidentali. L’obiettivo è far conoscere al pubblico la cultura orientale, valorizzandola anche attraverso il buon bere.
  • Seoyeon Cho – Corea
    • Sognava di diventare stilista, poi la visita, due anni fa, ad un famoso bar – il The Fountain di Seul – e la certezza di essersi trovata nel posto giusto. Una vera e propria folgorazione per l’arte della mixology, che per Cho significa creare esperienze memorabili e portare calore e qualità al bar.
  • Lisa Neubauer – Germania
    • Specializzata in Cocktail e Wine Pairing presso ristoranti stellati è bartender professionista e sommelier. Oggi lavora al Speisemeisterei Stuttgart, ristorante 2 stelle Michelin.
  • Jing Jen Ho – Hong Kong
    • Ha iniziato ad avvicinarsi al mondo del bar attraverso il caffè, appassionandosi alle diverse combinazioni di sapori.  Da qui, seguendo il proprio estro creativo e la sete di sperimentazione, è passata ai cocktail. L’incontro con Fabbri 1905 e con le famose Amarene le ha aperto un mondo di combinazioni e ricette nuove da sperimentare.
  • Francesca Aste – Italia
    • Detentrice del titolo Lady Amarena Italia, ha 31 anni ed è di Carloforte, una piccola isola nel sud della Sardegna. Appassionata del mondo F&B fin da ragazzina, ha lavorato per molti anni a Milano per poi ritornare sulla sua isola tre anni fa per aprire un cocktail bar, il Cabaret social bar, insieme al suo compagno.
  • Giorgia Cullurà – Italia
    • La campionessa italiana “Junior”, arriva dalla provincia di Messina, è studentessa dell’Istituto Alberghiero Salvatore Pugliatti di Taormina e nel periodo estivo lavora in una brigata che si occupa di banqueting per matrimoni ed eventi. La sua famiglia lavora nel settore della ristorazione e fin da piccola ha respirato l’atmosfera del bar, provando grande ammirazione per chi preparava i cocktail fino a farne un obiettivo professionale.
  • Oana Alexandra Pirvu – Romania
    • Proveniente da Craiova, ha studiato ingegneria del software. È entrata nel settore del bartending durante il terzo anno di università, inizialmente per necessità più che per passione. Oggi è una private bartender e ama il suo lavoro, che le offre l’opportunità per esprimere la sua creatività e connettersi con le persone in modi che non avrebbe mai immaginato.
  • Ashley Ho – Singapore
    • Originaria della Malesia, attualmente vive e lavora a Singapore, presso il The Singapore Edition. Ha iniziato a lavorare nel mondo del bartending appena maggiorenne, inizialmente attratta dall’aspetto “cool” della professione. Con tempo l’interesse si è trasformato in vera passione nonostante la durezza del lavoro e le sfide quotidiane.
  • Laura Merino Herreros – Spagna
    • Trentuno anni, arriva da Torrelavega, Cantabria. Figlia d’arte, ha iniziato a partecipare a competizioni di mixology quando aveva diciassette anni. Crede che oggi l’immagine delle donne nel mondo dei cocktail sia più valorizzata, anche grazie alla presenza sempre più massiccia della componente femminile.
  • Rahel Studer – Svizzera
    • Un passato in un mestiere molto lontano, ma in qualche modo legato alla creatività: Rahel Anna era un car painter professionale prima di avvicinarsi al mondo dell’ospitalità e dei cocktail, spinta da passione e curiosità. Dal 2021 lavora al Cocktail bar Zum Türk di Solothurn, Svizzera, e nel 2022 ha completato il percorso di sommelier degli spirits.
  • Riley Lin – Taiwan
    • Si sente un po’ Joy, il personaggio di Inside Out. Il suo talento è quello di mettere le persone a proprio agio. Venticinque anni, attualmente lavora al Vender Bar di Taichung, Taiwan, ma ha studiato psicologia al college. Per lei il lavoro da bartender e quello da psicologa non sono troppo distanti: bisogna saper ascoltare, osservare e trasmettere energia positiva alle persone.
  • Szintia Franzony – Ungheria
    • Originaria di Budapest e si è avvicinata al settore del bartending circa due anni fa, iniziando il suo percorso all’Hotsy Totsy, uno dei pochi bar in Ungheria presenti nella prestigiosa classifica del Top 500 al mondo. Qui ha imparato i segreti del bartending dal suo mentore Lionel Kalapacs, con cui ancora oggi lavora a volta insieme nel nuovo e versatile Bazaar Budapest.

Beh, che ne pensate? Non vi è venuta la voglia di passare da Palazzo Grassi martedì prossimo se siete in zona? In bocca al lupo barladies!



torna in alto

fonte: uff. stampa Fabbri 1905
spiritoitaliano.net © 2020-2024