E’ accaduto qualche giorno fa durante una fase del mio lavoro (e non ricordo neppure perché): in una fase delicata di produzione, mi sono ritrovato a “distillare” anche l’idea che spesso si riconosce una strettissima corrispondenza tra alcuni popoli e le bevande alcoliche che producono.
Ci avevate mai pensato? Fateci caso: è un’analogia che trascende il gusto entrando nell’immaginario collettivo di quel popolo.
Pensiamo ai russi e alla loro Vodka, agli americani e allo Whiskey oppure ai tedeschi con le birre Lager. Qualcuno potrà risentirsi ma sono fermamente convinto che l’Amaro sia il prodotto che davvero ci rappresenti maggiormente come nazione.
Noi italiani siamo un popolo davvero creativo e in più siamo fortunati ad avere la più ampia biodiversità agroalimentare del mondo.
Non è un caso che in moltissimi paesi la parola Amaro (inteso come liquore amarognolo) non venga neppure tradotta, facendo percepire l’importanza della nostra produzione a livello mondiale.
L’Amaro è italiano perché realmente ha poche regole di produzione e maglie legali molto larghe tali da dare pieno sfogo e libertà alla nostra creatività.
L’Amaro ha una base alcolica non fissa (“tutto fa amaro” si direbbe), una possibilità sconfinata di utilizzo di botaniche, spezie, fiori e cortecce e, in definitiva, la libertà di saper miscelare questi ingredienti fra di loro con un po’ di zucchero per rendere il tutto sublime.
Il tenore alcolico non è fissato, il che lo rende versatile e gradevole da gustare in una baita di montagna come al bar sulla spiaggia. Non per forza occorre distillare, non è quindi un prodotto elitario che possono produrre solo le aziende che hanno fatto grandi investimenti. Ancor prima che un prodotto commerciale è il biglietto da visita di un produttore.
Se l’amaro di un produttore mi racconta qualcosa di interessante, è probabile che ogni suo prodotto abbia qualcosa da raccontare.
E io inizierò oggi da qui, con spiritoitaliano.net, a immergervi dentro il mondo dell’Amaro, un prodotto altamente rappresentativo di noi italiani.
Un’avventura a puntate in cui parleremo di tipologie e utilizzi, con obiettività e rispettando il lavoro di tutti, ma cercando di scoprire quanto di buono e poco conosciuto ci circonda.
photo credits: Adam Jaime
