l’umiliazione del “bere consapevole”


La proposta di umiliare le bevande alcoliche con il sistema francese Nutriscore scatena polemiche e reazioni politiche a lunghissimo termine.


Mesi caldissimi in tema di bevande alcoliche, di salute e “consumo responsabile”. Si alza l’asticella e volano i fogli a distanza.


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Senza esclusione di colpi con rigide prese di posizione, prosegue a dichiarazioni, tweet e comunicati la diatriba Nutriscore contro Nutrinform battery soprattutto dopo l’ennesima “boutade“.


Il mondo degli alcolici è sotto attacco e per i cultori del “bere consapevole” la pax è lontanissima, forse un miraggio.


Alla lotta senza minimo sconto al consumo di alcolici di BECA, alla ferrea presa di posizione di WHF all’OMS si aggiunge un altro deterrente per chi vorrebbe permettersi (il piacere) di bere un vino o un superalcolico.


Spirito Italiano nutriscore
foto: cottonbro

Ricordiamo intanto che il sistema Nutriscore è un sistema di etichettatura per gli alimenti implementato per la prima volta in Francia nel 2017 sulla base del lavoro del team del Prof. Serge Hercberg, dell’Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria francese (ANSES) e del Consiglio superiore per la salute pubblica francese (HCSP).


Un sistema che graficamente ricorda molto quello dell’etichetta energetica, che attualmente va dalla classe “A” alla “E” e che è piaciuto anche a Paesi come Belgio, Svizzera, Germania, Spagna, Paesi Bassi e Lussemburgo.



Per affrontare la stessa problematica legata all’etichettatura nutrizionale prevista dal Regolamento (UE) 1169/2011, l’Italia ha invece elaborato lo schema Nutrinform battery che permette di rappresentare graficamente in etichetta la percentuale assunta di energia e nutrienti rispetto alla porzione di consumo consigliata dell’alimento.


Spirito Italiano nutriscore

Dove sta il problema?
Semplice: con un laconico tweet, il professor Hercberg ha esternato definitivamente il suo pensiero e la sua convinzione di quanto sarebbe giusto informare correttamente i consumatori indicando sui Nutriscore di tutte le bevande (anche minimamente) alcoliche una bella e nuova lettera “F” di colore nero.


Ora potete immaginare il polverone che si è alzato, ma siamo solo all’inizio.


Certo, il prof Hercberg si sta dichiarando da tempo al centro di diffamazioni e vittima di fake news da parte delle lobby agroalimentari. Noi non abbiamo strumenti per non credergli, pensiamo che l’argomento coinvolga davvero interessi economici spropositati e siamo curiosi di leggere il suo nuovo libro “mange et tais-toi” in uscita (guarda caso) domani e sicuramente ricco di informazioni alimentari interessantissime data l’elevata cultura del professore che non ci sogneremmo mai di mettere in dubbio.


Spirito Italiano nutriscore
original photo: Michit

Ma detto questo e in attesa di costanti novità… come potremmo noi definire questa ideona di assegnare un nuovo valore in Nutriscore, l’ultimo della scala, con il colore più cupo che esiste e che mai esisterà, nero come la pece e come il fumo più tossico nell’immaginario collettivo… come potremmo definirlo noi?


Ci guardiamo dentro e ci sentiamo un po’ affranti. Che i nostri nonni non avessero ragione quando facevano bere vino ai bambini ormai lo sappiamo, però… continuiamo a non arrenderci a questa perseverante voglia di demonizzare la cultura del bere.


Spirito Italiano nutriscore
foto: Greta Hoffman

Comunque in Italia il dibattito è accesissimo fra insinuazioni e prese di posizione.


Il Sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. leghista Gian Marco Centinaio, ha ieri puntato l’indice contro Gualtiero Ricciardi (detto Walter) esimio accademico, commissario europeo, consigliere del Ministro Speranza e Presidente della III sezione del Consiglio Superiore di Sanità che ha mostrato affinità e twittato vicinanza al prof. Hercberg.


Spirito Italiano nutriscore

Sulle pagine di agricola.eu Centinaio non la manda a dire (e pure lo ri-twitta): «Ricciardi è ancora consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza? Se come risulta ricopre ancora questo ruolo chiarisca la propria posizione sul Nutriscore».


E pure l’autorevole Le Figaro dà voce al sottosegretario MiPAAF che, provocatorio, intelligentemente si chiede: «Vorrei sapere cosa ne pensa Macron dell’ultima proposta avanzata dagli inventori di Nutri-Score, che adesso suggeriscono di mettere una F nera su tutte le bevande che contengono anche una minima quantità di alcol. Il presidente francese è d’accordo?»


Spirito Italiano nutriscore
foto: Denexbro

Altri senatori leghisti (Bergesio, Vallardi, Rufa, Zuliani, Pizzo) hanno poco fa firmato un’interrogazione in Commissione Agricoltura: : «Chiediamo al Ministro dell’Agricoltura quali iniziative intenda adottare per impedire che il nostro Paese subisca l’ennesimo inaccettabile attacco da parte del sistema Nutri-score, questa volta diretto verso le bevande che contengono alcool come i nostri vini.



Il comparto vitivinicolo, così come gli altri prodotti dell’enogastronomia italiana, rappresenta una delle massime espressioni identitarie dei nostri territori che va tutelata dalle offensive europee. […] La Lega chiede quindi al Ministro se ritenga – come noi riteniamo – fondamentale agire nell’interesse del nostro Paese e delle eccellenze italiane, evitando anche che possano avvenire discriminiazioni nell’assegnazione dei fondi europei per la promozione di alimenti».


Ma qualche giorno fa il Ministro MiPAAF pentastellato Patuanelli aveva già cercato sostegno nell’omologo sloveno Josže Podgoršek a favore della proposta italiana del NutrInform battery contro il Nutriscore.


Spirito Italiano nutriscore
foto: Comfreak

Nell’essere un po’ affranti, siamo certi che ne sentiremo ancora tante e non tutte proprio belle.





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fonti: MIPAAF, Agricola.eu, Le Figaro, Politica news, Hercberg

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