Merano Wine Festival 2024: ancora un successo di eccellenze enogastronomiche a tema sostenibilità e innovazione.
Il 33° Merano Wine Festival, tenutosi dall’8 al 12 novembre 2024, ha nuovamente confermato il suo prestigio come uno degli eventi più esclusivi e glamour del panorama enogastronomico europeo.
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Con un’affluenza di 7.000 visitatori e oltre 10.000 presenze complessive, la manifestazione ha accolto operatori del settore, giornalisti e appassionati da ogni parte del mondo, celebrando l’eccellenza enologica e gastronomica italiana e internazionale.
Tema 2024: “Quo Vadis?” e l’importanza del cambiamento
Il tema centrale dell’edizione, “Quo Vadis?”, ha esplorato le sfide legate alla sostenibilità e all’innovazione nei settori vitivinicolo e agroalimentare. Helmuth Köcher, ideatore della manifestazione, ha risposto simbolicamente con il motto “Panta Rei”, sottolineando la necessità di lasciare spazio all’evoluzione, valorizzando il cambiamento e la storia.
Tra gli appuntamenti più significativi, il summit “Respiro e Grido della Terra” che ha trattato questi temi attraverso sei conferenze scientifiche organizzate dall’International Viticulture and Enology Society e una tavola rotonda dedicata alle pratiche sostenibili, con esempi virtuosi come l’Abruzzo sostenibile e il Molise green.
Premi e riconoscimenti
Tra i numerosi premi assegnati, spiccano gli ambiti The WineHunter Award Platinum, che hanno celebrato 86 eccellenze enogastronomiche con punteggi superiori a 95/100. Novità di quest’anno sono state le WineHunter Stars, che hanno reso omaggio a sette personalità di spicco del settore enogastronomico, tra cui Gianna Nannini, Oscar Farinetti e Viviana Varese, per il loro contributo. Ulteriori premi di rilievo sono stati:
- “Nel segno di Zierock”, assegnato ad Andreas Dichristin della cantina Tröpfltalhof.
- Premio Godio, attribuito allo chef Daniel Hintner del ristorante Zur Rose.
Masterclass e degustazioni uniche
Le esclusive masterclass “Intrecci di Vite”, organizzate nel suggestivo scenario del Castello Principesco di Merano, hanno incantato i partecipanti con la presenza di produttori illustri come Maurizio Zanella di Ca’ del Bosco e Vittorio Moretti di Bellavista, simboli di eccellenza in Franciacorta. Tra i momenti più apprezzati, il confronto tra due interpretazioni del Sangiovese: il Brunello di Montalcino di Donatella Cinelli Colombini e il Chianti Classico del Barone Francesco Ricasoli.
Un evento di particolare interesse è stata la masterclass “Vini storici dei monasteri”, tenutasi l’11 novembre presso l’Hotel Terme Merano (ne riparleremo più nel dettaglio molto presto). Raoul Ragazzi di FISAR Alto Adige ha guidato un viaggio affascinante alla scoperta dei vini storici prodotti nei monasteri, custodi di antiche tradizioni e conoscenze enologiche tramandate nei secoli. Durante la degustazione, i partecipanti hanno potuto apprezzare vini intrisi di storia, cultura e spiritualità, testimoni di un patrimonio enologico senza tempo.
La leggerezza nel calice è stato poi il tema centrale della Masterclass condotta da Olga Sofia Schiaffino, ideatrice e curatrice della Guida social “I Vini del Cuore”. In questa occasione è stata presentata la quarta edizione della guida, accompagnata dalla degustazione di vini provenienti sia dall’Italia che dalla Grecia, selezionati con cura da Wine specialist e blogger. Ispirandosi alle parole di Italo Calvino, Olga Sofia ha esplorato la leggerezza come chiave per una nuova visione del mondo del vino. Attraverso un raffinato percorso sensoriale, ha trasformato ogni assaggio in un’interpretazione poetica e leggera della realtà, esaltando le sfumature e i sapori di ciascun calice. Un’esperienza che ha saputo unire cultura, emozione e gusto, regalando ai partecipanti una prospettiva unica e ispiratrice.
Focus su biologico e innovazione
Grande spazio è stato dedicato alle produzioni biologiche, biodinamiche e naturali attraverso la rassegna bio&dynamica & more. Una sezione che ha visto la partecipazione di 160 produttori italiani a cui abbiamo voluto dedicare un giusto spazio a parte anche sulle nostre pagine. Inoltre, il Mercato della Terra, curato da Slow Food Alto Adige, e gli showcooking nella GourmetArena hanno celebrato le eccellenze gastronomiche di regioni come Abruzzo, Calabria e Campania.
Un finale scintillante: Catwalk Champagne&More
Il festival si è concluso con la spettacolare Catwalk Champagne&More, un tributo alle bollicine che ha visto la partecipazione di 50 maison francesi e 75 produttori italiani di metodo classico. Il momento clou è stata la sciabolata di una magnum di Champagne P. Vallée, che ha coronato un’edizione da record con oltre 1.000 espositori, più di 3.000 vini in degustazione e un impatto economico di oltre 6 milioni di euro sul territorio.
Last but not least…
Chiudiamo volutamente con quella che si è rivelata una piacevolissima sorpresa: l’area gourmet dedicata a Campania e Abruzzo. Gli show-cooking hanno catturato l’attenzione di tantissimi visitatori grazie anche ad ospiti illustri come Gino Sorbillo, Antonio Tubelli, Carlo Auriti e Stefano Ferrauti. L’Abruzzo ha portato una proposta ricca e autentica grazie a formaggi, salumi, tartufo e zafferano.
Un perfetto equilibrio tra proposte culinarie, storie di produttori e vini che ha permesso di celebrare due regioni straordinarie degustando i loro prodotti in tranquillità e con l’intervento dei protagonisti.
Un valore aggiunto, ulteriore e non banale a un Merano WineFestival 2024 che ha saputo ribadire il suo ruolo di promotore dell’eccellenza enogastronomica a livello internazionale.
L’appuntamento per la 34ª edizione è già fissato: dal 7 all’11 novembre 2025.
foto: Matilde Cappelli ©
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