Tanto vino ma anche distillati e liquori fra pochi giorni alla 30^ ProWein. Un mercato spirits in crescita che Dusseldorf recepisce.
Arriva un’edizione speciale per una fiera apprezzatissima e dal concept moderno. Da domenica 10 a martedì 12 marzo la Germania unirà business alcolico e operatori internazionali nei padiglioni di Prowein.
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Ne parlammo a posteriori anche nel 2023: la qualità dei servizi, la posizione geografica, la logistica, hanno fatto negli anni di Dusseldorf la prima scelta europea per coloro (lo scorso anno poco meno di 50.000) che dal mondo cercano un contatto per il commercio wine&spirits.
ProWein festeggia nel 2024 la sua trentesima edizione assieme ai circa 5700 espositori che saranno ospitati in fiera. Se pensiamo che partì con poco più di trecento, si capisce di quanto l’attenzione sia cresciuta in Germania per il vino e all’estero per la Germania stessa.
Produttori da incontrare agli stand ma anche numerose degustazioni guidate, approfondimenti culturali, forum e attenzione ai settori professionali emergenti di gestione tecnica e supply chain con, chiaramente, sguardo verso la rivoluzione robotica e dell’intelligenza artificiale.
Paragonare le nostre fiere più importanti a ProWein sarebbe improprio e una sconfitta in partenza: l’Italia ha una mission diversa, la nostra produzione è immensa e unica è la nostra differenziazione che, a casa nostra, merita un valore impossibile trovare altrove. Detto ciò, precisiamo che a Prowein lo spazio dell’Italia è quello più importante (almeno per metri quadrati di esposizione).
Soluzioni di vendita personalizzate nell’inedito “Concept Store”
Novità di questa edizione sarà il “Concept store” all’interno del padiglione 9 e dell’area “Packaging & Design“. L’idea è quella di aiutare il settore retail a scoprire nuove idee per la presentazione del prodotto nei punti vendita. Un’occasione per migliorare il marketing verso il consumatore finale pensato per enoteche, grande distribuzione o di negozi di generi alimentari. Un nuovo progetto che nasce quest’anno ma che Prowein conta di sviluppare ulteriormente.
Sono quattro gli aspetti su cui si focalizza Il “Concept Store” si focalizzerà su 4 aspetti principali:
- Digital signage (QR code, chip NFC)
- Tecnologia RFID
- Degustazione di vini “self-service”
- Packaging ed etichetta
E che sarà tantissimo vino ma non solamente vino lo dicono anche i numeri. Questa al momento la suddivisione per categorie di aderenti:
- Wines (4.216 espositori)
- Sparkling Wines (350 esp.)
- Spirits (398)
- Mineral water (10)
- Accessories for Marketing in retail shops and gastronomy (57)
- IT for retail and gastronomy (7)
- Trade Literature (11)
- Services (33)
- Craft Beer – Same but Different (10)
- Craft Spirits – Same but Different (108)
- Cider – Same but Different (11)
Oltre 500 stand racconteranno la tradizione dell’alto grado fra liquori e distillati dal mondo. Bevande che vivono una stagione felice (diremmo felicissima vista l’opinione della UE sull’alcol) e che la fiera abbraccia sotto la dizione ProSpirits in 2 delle 13 sale espositive.
Prowein fa sapere che secondo le previsioni di Fortune Business Insights, il volume di mercato delle bevande spiritose è previsto in crescita annua del 3,29% per i prossimi 5 anni con un volume che dovrebbe arrivare ai 2,7 miliardi di euro con la Cina quale principale Paese consumatore.
Sorprende soprattutto il successo dei liquori che la fiera tedesca ha deciso di cavalcare. Fruttati, speziati o cremosi, i liquori regalano aromi talvolta particolarissimi e diventano sia buoni da gustare lisci che ottimi in miscelazione creativa.
Liquoristica alla crema (anche vegana) dai Paesi Bassi e dall’Argentina, alla crema di whiskey irlandese, a base Armagnac o Calvados con frutta dalla Francia, con zenzero dalla Svizzera e poi la gamma (Gahyangju, Yakyongju, Yakju, Shindoju, Cheongmyeongju, Shimhaeju, Samaju, Youseoju) che arriva dalla Corea grazie alle associazioni Andong Soju e Korea Traditional Liquor Export.
Diciamoci la verità: gli italiani edotti non stravedono particolarmente per queste tipologie, siamo magari – questo sì – fortemente incuriositi dalle culture ma preferiamo amari (ce ne saranno) e distillati.
Sui distillati si svilupperanno molti degli approfondimenti culturali e di assaggio nella 3 giorni di Dusseldorf:
Dom 10 marzo
- Education
- Malts of Germany – Introduction to the World of German Whisky
- Tasting
- Shochu – Tasting
- Tasting
- “Real Soju” is on the rise
- Education
- An evolving landscape: the world of spirits
- Tasting
- The top five of the international spirits world
Lun 11 marzo
- Conference
- Current developments on the spirits market
- Education
- Douglas Laing – A leading producer and supplier of specialised small batch Scotch whiskies since 1948
- Education
- Osborne – Brandy de Jerez – Sherry cask finish at its perfection
- Education
- Rediscovering Tequila & Mezcal – What’s behind the trend?
- Education
- Added Value of modern Beer Specialties in Gastronomy and Retail
Mar 12 marzo
- Education
- Rediscovering Tequila & Mezcal – What’s behind the trend?
- Education
- Malts of Germany – Introduction to the World of German Whisky
- Education
- An evolving landscape: the world of spirits
- Tasting
- The top five of the international spirits world
E poi, occhi puntati sui trend del momento:
- Vodka – The Resurrection of Vodka – This Time with Character!
- Brandy – the grape renaissance
- Agave Spirits – The World of Agave – from Mezcal to Tequila
- RTD – Ready to Drink
C’è come al solito troppo… fate la giusta selezione e buon Prowein a tutti!
fonte: Prowein
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