Distillati e liquori si prendono uno spazio importante a ProWein. Con vino e spiriti, l’Italia sarà la più presente a Dusseldorf.
Se parliamo di fiere internazionali del settore W&S, marzo è certamente tempo di ProWein. Dopo WineParis e prima di Vintaly, la Germania tornerà a essere l’hub di business alcolico e operatori internazionali quest’anno da domenica 16 a martedì 18.
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Una fiera molto apprezzata, dal concept moderno che anche nella sua 30^ edizione del 2024 accolse nei suoi padiglioni circa 47.000 visitatori da 135 Paesi con ben 5.400 espositori da 65 Paesi. Più che raccontare in sintesi la fiera, preferimmo lo scorso anno concentrarci su uno dei tantissimi temi sviluppati a Dusseldorf (Mavrodaphne di Patrasso) ma le opportunità che la manifestazione sa offrire sono davvero tante.
Produttori da incontrare agli stand ma anche numerose degustazioni guidate, approfondimenti culturali, forum e attenzione ai settori professionali emergenti di gestione tecnica e supply chain con, chiaramente, sguardo verso la rivoluzione robotica e dell’intelligenza artificiale.
Il classico contatto con le aziende espositrici sarà intrecciato a sette temi principali che richiamano il concetto moderno del lavoro nel settore e danno spunti di approfondimento a tema (cosa essenziale vista la dimensione di ProWein): Business & Masterclass forum, Champagne lounge, Organic wines, Packaging & Design concept store, ProWein zero, Same but different e, infine, ProSpirits.
Proprio su quest’ultimo tema degli spirits, ProWein sembra voler emergere più degli altri competitors continentali. Intendiamoci: non è un gran momento neppure per le fiere internazionali, serve razionalizzare le spese, ottimizzare i tempi per il B2B e limitare allo stretto necessario al B2C.
Se parliamo di business, investimenti per la promozione e nella visibilità, Dusseldorf costa parecchio e per quanto possa essere grande l’affetto per questa manifestazione tedesca, sono tanti gli espositori e (soprattutto) gli operatori che decidono di fare scelte.
Parigi, che assieme a Berlino è la città con maggior propensione all’accoglienza affaristica d’Europa, ha registrato un grandissimo successo di presenze il mese scorso. Non siamo certi che tutti gli espositori, importatori e distributori presenti a WineParis riconfermino anche per Dusseldorf, un città ben organizzata ma non come la capitale francese (in cui, fra l’altro, si riesce sicuramente a risparmiare qualcosa fra viaggio, pernotto e soggiorno).
Detto ciò siamo entusiasti di ProSpirits che vi invitiamo caldamente a visitare perchè il padiglione dell’alto grado è diventato permanente in fiera e con adesioni davvero di rilievo. Un viaggio con oltre 360 espositori e più di 900 fra distillati e liquori provenienti da più di 50 nazioni.
Un vero e proprio scrigno di distillati disposto su un’area di 5.500 metri quadrati in Hall5, probabilmente la miglior opportunità fra le grandi fiere per immergersi nel mondo spirits.
Con 970 espositori, l’Italia sarà il Paese più rappresentato a Prowein 2025 (più dei 936 della Germania, dei 699 della Spagna e dei 651 della Francia). Il mercato tedesco rimane inconfutabilmente uno dei più strategici per i nostri marchi, famosi o emergenti.
Questi i temi e le date delle varie masterclass. Biglietti acquistabili da questo link.
Siamo curiosi di capire come sarà l’atmosfera a Dusseldorf in attesa di aprile e di Vinitaly ma tireremo le somme a fine primavera cercando di tastare, a consuntivo, il polso alle varie manifestazioni e ai mercati. Buon Prowein a tutti!
fonte: Prowein
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