Pane al pane e alcol all’alcol, dall’aperitivo al digestivo.
Le recensioni sulla liquoristica più o meno nota.
Genziana Quintessenza
SPIRITO DIRETTO
Spirito diretto significa “senza tanti peli sulla lingua” e Tommaso Pieri, il nostro maestro liquorista di fiducia, è anche noto per la sua franchezza. Ogni tanto ci racconta il suo mondo, ma ci tiene compagnia anche con qualche recensione di prodotti noti o di outsider sul mercato.
si legge (più o meno) in: 5 minuti
Protagonista oggi un liquore figlio della terra abruzzese e una pianta ben conosciuta da chi ama l’amaro da domare con capacità: Genziana di Quintessenza.
Alcol all’alcol… spirito diretto!
[ndr]
Una terra si immedesima con la propria cucina, la propria enogastronomia.
Che siano per lavoro o semplicemente di svago, i miei “giri” mi fanno spesso ritrovare davanti a prodotti che sono chiara espressione della cultura del luogo e del foraging locale: un connubio che sa di ancestrale.
La raccolta, spesso di frodo, delle radici di genziana sugli Appennini abruzzesi è un perfetto esempio di questi riti pagani che si tramandano da secoli.
Non c’è infatti una casa dove non ci sia una bottiglia di genziana prodotta artigianalmente.
Ovviamente oggigiorno, volendo produrre e commercializzare liquori, non è lontanamente pensabile (neanche legale), che si vada a cacciare la radice col piccone così come la raccontano i nonni. Occorre, molto meno poeticamente, rivolgersi ad aziende appositamente preposte alla vendita.
dove e perché
Partiamo da qui: l’Abruzzo è terra di grande cultura liquoristica.
A onor del vero sono molti i produttori di liquori che si possono trovare nell’arco di pochi paesi limitrofi.
Perché sono arrivato a questo prodotto? Ve lo dico francamente: sperimento sempre e tutto, ero alla ricerca di una genziana di qualità e questa bottiglia mi intrigava non poco.
Può suonarvi strano sapere che, naturalmente, ho provato a raggiungere l’azienda Quintessenza e il suo mastro liquorista ma, sito web a parte, le notizie che si trovano sono davvero scarse.
Pensate che non sono riuscito a neppure a trovare il nucleo produttivo: all’indirizzo indicato in etichetta ho trovato solo una fabbrica di dolciumi e non ho ancora capito (non me ne vogliate) se il liquorificio fa parte di questa fabbrica o se sulla bottiglia è riportato un vecchio indirizzo.
Non posso quindi raccontarvi oltre sulla casa madre ma la degustazione mi ha convinto parecchio e vi spiego perché.
le stille alcoliche
Packaging. La bottiglia si presenta molto semplice.
Tutta la linea produttiva ha mono etichetta (fronte e retro in uno) stampata in bianco su sfondo trasparente. Da lontano da un effetto di serigrafato che lascia un tocco di eleganza che non guasta. Unico neo: il tappo a fungo color crema è un “cazzotto in un occhio”.
Colore: Ambra scuro, dorato. La cosa che mi colpisce maggiormente è che dopo qualche settimana in frigo il prodotto in bottiglia fa dei sedimenti, e quando succede questo io godo!
Finalmente un prodotto artigianale nel senso che dentro c’è qualcosa di vero, di artigiano, di sminuzzato a mano.
Olfatto: dici genziana e pensi a sensazioni di radice, terrose, legnose. Qui insieme si fondono anche ricordi di arancia, quassio, rabarbaro e sandalo, per un naso veramente appagante e pungente.
Gusto: di primo acchito è sicuramente secco, anche se non arrogante come una genziana di quelle casalinghe da 70 g/l di radice infusa.
Secondo il mio modesto parere si può immaginare una infusione di 20-30 g/l.
Secchezza veramente giusta. Quando si allenta la “botta di amaro”, fanno capolino note di arancio curaçao, vino, sambuco, camomilla, legno di liquirizia, sughero, e tutto finisce con un bilanciamento perfetto tra la sapidità, l’amarognolo e lo zucchero.
Proverò a contattare l’azienda, cercare di capire quale sia la vera sede… certamente, da collega, farò loro i complimenti per l’eccellente rapporto qualità/prezzo.
prendete appunto:
azienda | Quintessenza |
tipologia | Liquore di genziana |
prodotto | Genziana |
alcol | 25% |
degustato nel | 2021 |
[su_tooltip style=”dark” position=”top” title=”valore in commercio” content=”(1*) sotto 10€ (2*) 10-20€ (3*) 20-50€ (4*) 50-100€ (5*) oltre 100€”]valore in commercio*[/su_tooltip] | |
[su_tooltip style=”dark” position=”top” title=”reperibilità” content=” (1*) rarità (2*) difficile (3*) impegnativa (4*) facile (5*) facilissima”]reperibilità*[/su_tooltip] | |
rapporto qualità / prezzo | |
suggerimento per il consumo: | con cioccolato 80% oppure protagonista base da “spritzare” |
Attenzione, ricordate… nessun consiglio per gli acquisti ma semplicemente il racconto di un assaggio di qualità.
Imitandoci, potreste comunque migliorare anche il vostro spirito. Il confronto, come scriviamo sempre, è il primo passo verso l’accrescimento culturale… per tutti!
Fateci sapere o scriveteci a redazione@spiritoitaliano.net.
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