Racconti che connettono spiritualità, sogni e realtà. Come “viandanti cosmici” su altre dimensioni in cerca del proprio essere: il libro di Bianca Lumini
IL METAFISICO
Con il 2024 torna sulle nostre pagine dopo qualche mese di assenza la rubrica “il Metafisico” di Mauro Marrani a cui una sostanziosa parte dei nostri lettori è molto, molto affezionata.
[si legge (più o meno) in: 5 minuti]
Come sempre riflessiva, introspettiva, per certi aspetti non abbiamo timore nel definirla quasi provocatoria e, anche stavolta, l’inizio dell’articolo ci pone davanti a domande che possono provocare incertezza e finanche smarrimento.
Non esiste appagamento senza consapevolezza e la cura dello spirito, inteso come anima, è parte integrante del nostro messaggio. Oggi arriva un nuovo capitolo su questo tema, con una nuova lettura suggerita per comprendere la nostra quotidianità più o meno condizionata dagli agenti esterni.
Anyway: keep calm, relax, read and focus on ourselves. [ndr]
Dialoghi fra viandanti cosmici
«Chi può governare persone che sono in contatto diretto con la propria anima ed il proprio spirito? Chi può comandare uomini che riescono a sbloccare la serratura che apre la porta alla propria scintilla divina? La risposta è: nessuno».
Non sono parole nostre ma di Bianca Lumini, autrice della pubblicazione “Dialoghi fra Viandanti Cosmici“.
Un libro-viaggio verso luoghi che ci sembrano lontani, irraggiungibili, sconosciuti. Un biglietto per un treno invisibile pronto a staccarsi dalle rotaie terrene per dirigersi verso altre dimensioni, verso luoghi che non sono poi così distanti come pensiamo. Posti dove si arriva solo facendo un salto nel vuoto, sospesi in un tempo che non riusciamo a dominare con le lancette dell’orologio.
L’autrice ha deciso di scrivere questo libro perché le fiabe hanno un forte impatto psicologico, soprattutto quando siamo bambini. Da adulti invece, avendo una struttura psicologica formata, siamo in grado di coglierne il significato più profondo. Le fiabe, di fatto, rappresentano un mezzo altamente efficace per accedere al nostro inconscio.
Per capire la chiave risolutiva del testo e la figura di Bianca Lumini, vi riporto alcune delle sue riflessioni. Sono considerazioni anche forti ma che ci forniscono un esempio esplicativo della filosofia che sta alla base del testo e sui “nodi spirituali” che possono essere consapevolmente sciolti dopo la lettura.
«La paura è un sentimento che siamo venuti a sperimentare su questa terra. Sperimentare e superare: sono tante le persone che si fermano alla sperimentazione e restano arenate in questa permanenza. Diamo così potere a chi ci governa e indirettamente ci controlla sin dalla nascita, nel momento in cui siamo mossi da emozioni basse ed indotte.
Se gli esseri umani iniziassero a diventare tali a comprendere il loro scopo e potenziale vivrebbero in modo completamente diverso. Si immergerebbero nell’essenza della vita..
Senza avere un briciolo di dominio interiore, siamo corpi che vivono per quello che la società pensa sia giusto in quel momento.
Secondo voi questo è essere umani? Perché lo permettiamo? Perché la conoscenza fa paura e noi siamo stati allevati e cresciuti a saccenza ed ignoranza che ci danno una finta sicurezza.
Esempi? La morte è spesso descritta come la fine quando è semplicemente un passaggio, un cambiamento, il ritornare in contatto con il luogo che conosciamo meglio, quello da cui siamo venuti.
Abbiamo paura di scoprire che in realtà, oltre lo spazio tempo, una parte del nostro destino è già scritta. Abbiamo paura di un mondo che non si può toccare e così preferiamo farci comandare da forze e poteri a cui dovremmo semplicemente lasciare il tempo che trovano.
Tante persone mi hanno detto che aprendo a caso il mio libro arriva il racconto che più evoca un’emozione nascosta. Un po’ come trovarsi di fronte ad uno specchio.
Io mi sono ritrovata a fare i conti con una sensibilità senza mezze misure. Apprezzata oppure criticata e stigmatizzata. Apprezzata da chi non ha paura ed è aperto alla conoscenza, criticata da chi ha qualcosa da nascondere o semplicemente è spaventato da tutto ciò che è invisibile.
Molti medium vi diranno che è tutto bello fantastico dopo la morte, come quelli che sostengono di parlare con gli arcangeli; vi dicono evidentemente così per fregarvi soldi, per ego spirituale, o per darvi un contentino.
Vengo spesso criticata per la mia schiettezza ma non amo prendere nessuno in giro. Dobbiamo assumerci anche la responsabilità del percorso che abbiamo intrapreso su questa terra. Questo determina quello che ci sarà dopo: la pace o un percorso doloroso per comprendere le esperienze vissute. Il destino ci pone delle tappe il modo in cui le affrontiamo, cosa impariamo, sarà fondamentale per ciò che ci aspetterà in un’altra dimensione.
Sono stata da sempre una bambina sensibile, studiando in una scuola cattolica ho represso la mia sensibilità, fino a quando non sono quasi morta. Come ho scritto nell’ultimo capitolo del mio libro dove ho cercato di descrivere il mio viaggio di andata e ritorno dall’aldilà. Da quel momento la mia sensibilità si è amplificata e ho capito che dovevo semplicemente accettarla ed iniziare a conoscere, sapere senza paura ma con rispetto.
L’estate scorsa mentre stavo uscendo dalla mia stanza per andare in spiaggia ho avuto una visione. Ho visto mia nonna che mi stava salutando con la mano. Aveva un rossetto rosso sbiadito. Era giovane, aveva in braccio un gatto ed era avvolta da una luce bianca anche se era serena iniziai a sentire un nodo alla gola e brividi su tutto il corpo.
Chiamai mia madre che un po’ incredula mi disse che mia nonna era mancata improvvisamente pochi minuti prima della mia telefonata. Ovviamente scoppiai a piangere perché mia nonna era venuta a salutarmi.
Non sono riuscita a percepirla subito, ma trovai segni della sua presenza durante tutta l’estate come un cuore con il colore del suo rossetto in mezzo al bar del porto, mentre stavo aspettando un aliscafo per tornare a casa ed i gatti randagi che venivano sui miei piedi in Sardegna ogni volta che la pensavo.
A me non piace il termine medium perché non amo le etichette, mi sento un po’ come una viandante cosmica che viaggia in modi inesplorati. Danzando tra stelle, oceani e mari imparo a conoscere l’intangibile, in tutta la sua luce ed in tutte le sue ombre. Eh si a me piace conoscere anche l’oscurità perché, in fondo, chi millanta spesso sempre tanto bagliore, non sa che dietro ad esso si nasconde spesso un angelo caduto.
Trasponendo in mondi paralleli onirici i significati spirituali di animali, luoghi, credenze, oggetti, personaggi immateriali, Bianca ha scritto dodici racconti con il fine di connettere emozioni, sogni, spiritualità e realtà. Più o meno ovunque ha inserito il significato di un animale che cambia in base all’emozione che vuole comunicarci.
In un mondo che va sempre più verso una disumanizzazione, l’immaginazione, a suo parere, è l’unica chiave che ci permette di essere sempre in contatto con il nostro spirito e la nostra anima.
Suggerisco di leggere questo libro a chi vuole immergersi in un mondo parallelo e dare spazio ad una visione spirituale più ampia senza dogmi e pregiudizi, per chi si sente un po’ mago o un po’ strega o semplicemente un viandante in cerca del proprio essere.
A voi.
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