wine-scouting: scopriamo il pét-nat “In fermento” di Fattoria Fibbiano
Una via edonistica per i curiosi, per gli amanti delle novità senza condizionamento di sorta.
[si legge (più o meno) in: 3 minuti]
W-scouting è riservato a chi indistintamente ama le etichette più famose ma resta fatalmente attratto da ciò che di nuovo nasce in vigna e nelle cantine meno note al grande pubblico.
Casa e succo di vini non banali, da scoprire, che colpiscono il palato e il cuore per il metodo produttivo, per il rapporto qualità-prezzo o semplicemente per una storia o un gusto da raccontare.
Schietta, professionale e poetica, torna con noi Luisa Tolomei per raccontarci in breve uno di quei vini che non si scordano e che fanno parte di un mondo sempre più sotto la lente degli esperti e sotto l’ala protettiva di ferventi appassionati.
Uno di quei metodo ancestrale tanto cari agli amanti del genere, una recente sperimentazione di successo di Fattoria Fibbiano: In Fermento.
[n.d.r.]
la casa, in breve
Se penso alla modernità di un’azienda vitivinicola, Fattoria Fibbiano è un ottimo esempio.
Organizzazione lombarda e attenzione ecologista che si legano spontaneamente con le tradizioni toscane di queste Terre del Silenzio.
Parlare dei loro rossi è voler vincere facile. Io ho scelto invece il loro ultimo nato, il cucciolo di casa, il pet (nat).
Nessuno è perfetto, si sa. Persino il mio ego se ne è fatto una ragione, e ha appurato seppur a malincuore che il suo rapporto con i vini spumanti è un’altalena emozionale.
Ma un giorno di febbraio, con sole di aprile e cielo azzurrissimo, una Mercedes d’epoca verde decappottabile mi ha accompagnata con amici vecchi e nuovi fino a queste vigne adagiate su terreni di scheletro sciolto, ricchi di calcare e ricoperti di coralli e fossili marini.
Di tutte le bottiglie degustate è stato il Metodo Ancestrale che mi ha spiazzata, destabilizzata, letteralmente messa “In Fermento”: questo il nome del Pet Nat non filtrato, definito “estremo” in primis dal suo produttore.
il succo
Al suo secondo anno di produzione, con pressione di 3-4 bar che ricorda un Satèn, il Vermentino spumantizzato sorprende nei suoi 11,5% vol. e bisogna raccontarlo.
Il giallo tenue è opaco, con riflessi color salvia. Profumi citrini e di erbette mediterranee, crosta di pane e buccia di limone.
Le bollicine sono poche ma tenaci, verticali, vive, e spingono fuori dal calice zolfanelli e mineralità imperante.
Secco e freschissimo, emergono soprattutto sapori di gesso e salgemma, pesche bianche e agrumi, di quelli che invadono i sensi: limone e pompelmo, mandarino e bergamotto, lime; e ancora menta, kiwi, basilico, tutte le odorose e aromatiche sfumature del verde primaverile.
Dissetante, saporito, profumato, dal perlage discreto e continuo, non invadente ma anzi rinfrescante, lieve e accattivante.
Lo confesso: non riuscivo a smettere di berlo
prendete nota:
azienda | Fattoria Fibbiano |
categoria | VS metodo ancestrale |
nome vino | In fermento |
uve | Vermentino |
vendemmia | s.a. |
degustato nel | 2022 |
[su_tooltip style=”dark” position=”top” title=”valore in commercio” content=”(1*) sotto 10€ (2*) 10-20€ (3*) 20-50€ (4*) 50-100€ (5*) oltre 100€”]valore in commercio*[/su_tooltip] | |
[su_tooltip style=”dark” position=”top” title=”reperibilità” content=” (1*) rarità (2*) difficile (3*) impegnativa (4*) facile (5*) facilissima”]reperibilità*[/su_tooltip] | |
rapporto qualità / prezzo | |
in abbinamento a: | pizza ai 4 formaggi |
Attenzione, ricordate… nessun consiglio per gli acquisti ma semplicemente il racconto di un assaggio di qualità.
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